
Consapevolezza
Spesso siamo abituati a restare collegati ai nostri pensieri, a quello che pensiamo di essere, non a quello che profondamente siamo e potemmo essere.
Dovremmo passare dalla consapevolezza alla presa di coscienza per sottolineare non solo l’aspetto conoscitivo, ma anche e soprattutto la nostra componente emozionale, sensoriale.
Per questo risulta necessario educarci ad Essere nei propri gesti, nel proprio corpo, parola, sentimento.
E cosa ci impedisce tutto ciò ? Paure personali, paura dei giudizi, desiderio rimosso, abitudine all’evitamento, inconsapevolezza. Questa serie di limiti e convinzioni limitanti possono venire affrontate per ritrovarci quali effettivamente siamo.
Già il porsi tutta una serie di quesiti come i seguenti, senza barare con se stessi, può aiutare ad iniziare il viaggio nelle proprie profondità emozionali.
– Cosa fai ? (comportamento)
– Cosa senti ? (contatto con le emozioni)
– Cosa vuoi ? (contatto con la responsabilità intenzionale)
– Cosa ti aspetti ? (contatto tra sostegno e autosostegno)
– Che cosa eviti ? (contatto con i fantasmi mentali)
Possono sorgere a questo punto una serie di disagi, un malessere sui quali non si deve lavorare per eliminarli, ma che devono essere decodificati nel loro messaggio più profondo e superati, per passare al nuovo livello di consapevolezza. Per poi fare un salto ancora più ampio e profondo dentro di se.